Descrizione: Desolation Road
Claudio Carini: “Nel '71, a diciassette anni, ho avuto la fortuna di avere come insegnante di storia dell'arte il prof. Manetti. I più lo ritenevano un tipo quanto meno originale, se non un eccentrico. Veniva a scuola sempre con lo stesso vestito dimesso, la gauloise perennemente accesa in mano, grande esperto di cinema e di fotografia. Ci faceva passare mattinate intere a vedere e rivedere i grandi film del passato. I miei compagni di classe si imboscavano sistematicamente, io rimanevo incollato a quello schermo, vicino a quel rumorosissimo proiettore da 16mm. E' stato lui ad inculcarmi l'amore per il cinema e per la fotografia. Un giorno andai a scuola con il mio primo album in b/n. Glielo porsi con le mani tremanti, avevo passato nottate in camera oscura per mettere insieme qualcosa che potesse essere minimamente presentabile. Lui guardò con attenzione tutte le foto. Chiuse l'album, mi guardò dritto negli occhi e mi disse: Claudio, le tue foto fanno schifo. Rimasi di sasso. Poi lui continuò: si, certo, si vede che ti piace la fotografia, ma le tue foto sono morte. Io non sapevo cosa replicare. Dissi: morte? Si, Claudio, manca una cosa, la cosa fondamentale: l'elemento umano. Senza un elemento umano la fotografia è morta. Credo che fu proprio quel giorno che cominciai a fotografare la gente”
Data: 1973
Tipologia: fotografia
Prestatore: Claudio Carini
Luogo: Piazza IV Novembre, Piazza Matteotti
Utilizzo: Archivio della Memoria Condivisa di Perugia
- Autore
- Claudio Carini
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